venerdì 29 luglio 2016

Un bilancio senza 800.000 euro e il carrozzone AEC da giustificare


Il Consiglio comunale ha approvato l'assestamento di Bilancio 2016 e le variazioni  necessarie dopo il primo semestre di gestione. C'è però qualcosa che non va sui capitoli delle entrate: il canone di 400.000 euro dovuto da Asti Energia Calore per il 2015 e il 2016, 800.000 in tutto, non è entrato nelle casse del comune.

Sorge spontanea una domanda: che fine ha fatto il progetto di teleriscaldamento con centrale nell'area dell'ospedale, sparito dai titoli trionfalistici di Comune, ASP e AEC?  La risposta è semplice: tutta questa vicenda dall'iniziale delibera di Giunta di novembre 2014, fino all'attuale situazione che rinvia le decisioni al prossimo novembre 2016, è un concentrato di errori che un'amministrazione non dovrebbe mai fare.

E non serve sostenere che il progetto ha superato la prova della Conferenza dei Servizi per l'impatto ambientale, perchè il problema più profondo è quello giuridico amministrativo. E' evidente che si è partiti con estrema superficialità e senza sciogliere preventivamente tutti i nodi che potevano complicare l'iter di approvazione.

Ad oggi le cause ostative sono ancora lì: la variante al PRG non è adottata dal Consiglio Comunale e non è detto che tutti i consiglieri di maggioranza abbiano voglia di votarla. Inoltre la disponibilità dell'area da parte dell'ASL non c'è. Durante il Consiglio del 26 luglio 2016, il Sindaco finalmente l'ha detto:  "se non sarà possibile fare il TLR nell'area dell'ospedale, cercheremo un altro sito".

In sostanza sono passati 2 anni tra spese per incarichi professionali, studi di impatto ambientale, progetti, conferenze e pareri legali, per arrivare a riconoscere che l'autorizzazione non è stata ottenuta e che  quella localizzazione forse non va bene. Praticamente un "Scusate, abbiamo scherzato!!".

E quale sorte toccherà ad AEC, la società che dovrebbe curare la realizzazione e gestione del teleriscaldamento, di cui più nessuno parla? AEC è una scatola vuota, senza neanche un dipendente, (così ha detto il Sindaco seppur insicuro della sua dichiarazione), destinata ad essere liquidata dal Decreto Madia che impone di sciogliere tutte le società partecipate senza dipendenti. Invece il Sindaco Brignolo pare ignorare le disposizioni del suo stesso capo Matteo Renzi, regalando ad AEC la gestione di tutta l'illuminazione pubblica di Asti. Difficile dire con che mezzi AEC svolgerà questo delicato incarico. Darà in gestione ad un altro soggetto terzo, con ulteriore aggravio di costi per i cittadini.

Ma ormai è estate ed il tempo trascorre inesorabile verso le prossime elezioni amministrative. Brignolo ha avviato la sua campagna elettorale lanciando ogni giorno sui giornali le sue novità, dal buco in piazza Alfieri, al Wi-Fi nelle frazioni (ma già quello in città non funziona), alle merende nei parchi (pagate con soldi pubblici?).
A noi preme invece ricordare che se avesse permesso il referendum chiesto dai cittadini sul teleriscaldamento, forse avremmo risparmiato tempo e denaro.

#UnitiSiPuò
Clemente Elis Aceto
Anna Bosia
Massimo Scognamiglio