E' opportuno quindi ribadire in tale occasione che l’omosessualità e la transessualità non sono malattie da curare, né orientamenti sessuali da modificare: affermare il contrario è una informazione scientificamente ed eticamente priva di fondamento e foriera di un pericoloso sostegno al pregiudizio sociale.
I consiglieri comunali del gruppo Pd ribadiscono la necessità di avviare un percorso di discussione sui temi delle discriminazioni, affinché nella città di Asti si attuino tutte le politiche atte a prevenire il verificarsi di episodi di bullismo omofobico, di gravi aggressioni e omicidi perpetrati in ragione dell’orientamento sessuale o identità di genere delle vittime, come purtroppo avvenuto in alcune città italiane. Occorre promuovere con decisione informazione e formazione alle differenze, al rispetto di sé e degli altri.
Un’iniziativa di cui anche il sindaco Fabrizio Brignolo sostiene la necessità: «L’amministrazione - dichiara il sindaco - si impegna a mettere in atto tutte le iniziative che vadano nel senso di una lotta alla discriminazione. Sono necessarie decisioni in grado di garantire i diritti essenziali alle persone indipendentemente dall'orientamento sessuale, sia a livello nazionale che locale, come già accade in gran parte d'Europa, affinché ognuno possa condurre una vita serena e uguale a tutti gli altri cittadini così come sancito dall'art.3 della nostra Costituzione».
Il Gruppo Pd Consiglio comunale di Asti
Ottimo! Non ho nulla da aggiungere a ciò che hai scritto (bene)
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