giovedì 24 settembre 2015

Un Registro di uguaglianze (=)


Da martedì sera Asti è una delle centinaia di città italiane che ha istituito il Registro delle unioni civili. L’iniziativa del Partito Democratico e del consigliere indipendente Aceto vuole occuparsi di una necessità diffusa nella società: quella di veder riconosciuti i diritti delle coppie che convivono su vincolo affettivo. 

Se da un lato è vero che solo il legislatore nazionale può colmare la lacuna con precise norme per regolare i rapporti tra i conviventi non sposati, il comune ha il dovere di raccogliere tali istanze ed essere il primo ente a riconoscere come parte della comunità chi ha scelto di vivere un rapporto che la società ha già ampiamente riconosciuto, mentre ancora le leggi e la politica  nazionale non sono in grado di inquadrare nonostante le continue sollecitazioni del Parlamento europeo e della Corte europea dei diritti.

Nell'attesa di proseguire il lavoro per studiare le possibili ricadute concrete da conferire a questo strumento amministrativo, il Registro delle unioni civili sarà sì, almeno inizialmente, un istituto simbolico, ma un simbolo forte di appartenenza e condivisione di valori, una scelta di civiltà che abbatte le barriere e i pregiudizi che da sempre complicano, e non poco, la vita di chi ha scelto di non suggellare la propria unione attraverso un contratto o un rito formale.

Riconoscendo pari dignità alle unioni civili, confermandone anche l’importanza sociale, nulla si vuol sottrarre al credo religioso e a convenzioni da tempo radicate nella nostra società, ma si vuole dare l’opportunità, anche a queste relazioni, di vedere finalmente riconosciuta la loro dignità di coppia, sia nella comunità astigiana che nei diversi momenti della vita quotidiana. 

La promozione di una cultura che rispetti e valorizzi le uguaglianze passa certamente attraverso l’informazione e l’educazione, ma anche attraverso la fondamentale azione delle Istituzioni, specialmente quelle immediatamente vicine ai cittadini.

Qui il mio intervento in Consiglio Comunale per l'approvazione dell'ordine del giorno di l'indirizzo.

Nessun commento:

Posta un commento