martedì 28 febbraio 2017

Sostenere le candidature indipendenti


Accogliamo con favore, apprezziamo e ci complimentiamo per la decisione del Consigliere regionale Angela Motta, chiara potenziale candidata alla carica di sindaco del Partito Democratico. Come lei siamo convinti che il particolare momento storico e la crescente disaffezione dei cittadini nei confronti della politica richiedano un cambio di passo e una netta discontinuità con il passato.

Avvertiamo sempre più necessario restituire il governo della città nelle mani di cittadini indipendenti, sottraendolo al perpetuarsi delle candidature chiaramente di parte o telecomandate. Non possiamo quindi che constatare di essere già da tempo sulla stessa buona strada intrapresa oggi dalla Consigliera Motta, quella che ci ha fatto rinunciare a candidature di parte per sostenere con forza una candidatura indipendente alla carica di sindaco come quella di Beppe Passarino.

I Consiglieri comunali #unitisipuò
Clemente Elis Aceto
Massimo Scognamiglio

domenica 19 febbraio 2017

Telecamere e sicurezza: non prendiamo in giro i cittadini


Ho sentito in questi giorni fantasiose proposte in tema di sicurezza. Una di queste riguarda la predisposizione di una sala controllo con un monitor per ogni telecamera installata in città e un addetto alla sua supervisione.

Ergo, per il Comune di Asti dotato di 105 telecamere, frazioni comprese, sarebbe necessaria una sala con 105 monitor e altrettanti addetti stipendiati (o sottratti ad altre mansioni) al loro controllo.

Follia.

Teniamo conto che il Comune di Asti conta attualmente circa 500 dipendenti e deve attenersi ad assunzioni contingentate per legge. Senza parlare poi delle difficoltà finanziarie a sostenere una proposta del genere.

E ancora: attuare un controllo in tempo reale per intervenire in che maniera? L'operatore non avrebbe il tempo di precipitarsi sul luogo dell'accaduto in tempo utile e pare del resto inutile impiegare 105 operatori con il solo compito di avvisare le forze dell'ordine in caso di necessità.

In campagna elettorale, ma non solo, è sacrosanto occuparsi della sicurezza dei cittadini.

E' altrettanto sacrosanto non prenderli in giro.

Il Consigliere comunale
Clemente Elis Aceto

giovedì 16 febbraio 2017

Discarica a cielo aperto di Via Parri... Risolto!


Nei giorni scorsi ho ricevuto segnalazioni da parte dei cittadini del quartiere Praia che, affacciandosi a balconi e finestre, assistevano da tempo a uno spettacolo indecoroso che non gli è stato possibile risolvere attraverso sollecitazioni ai canali tradizionali.
Ho quindi effettuato un sopralluogo e una segnalazione dello stato di degrado in cui versava una zona di Via Parri oggetto di discarica abusiva e deposito auto incidentate. Ora è stato tutto rimosso e ripristinata la normalità. Si ringraziano gli operatori che sono intervenuti per riportare il sito a uno stato di decoro.









mercoledì 15 febbraio 2017

Una lista alternativa per Asti


Lunedì sera, presso la sala Giorgio Platone del Comune di Asti, i Consiglieri uscenti Clemente Elis Aceto e Massimo Scognamiglio hanno organizzato un’assemblea per lanciare ad Asti una lista alle prossime elezioni comunali capace di essere alternativa a tutti i partiti e coalizioni esistenti.
Partendo dall’opposizione alla Giunta Brignolo, i due Consiglieri hanno illustrato, ad una platea che riempiva la sala, alcune linee guida indispensabili per una città in declino che ha però la possibilità di rilanciarsi se saprà invertire la rotta degli ultimi anni. La svolta, per attuare una politica alternativa, non può che essere quella di partire dai bisogni dei cittadini. In questo senso sono stati illustrati dal Consigliere Aceto gli esiti di un questionario diffuso nei mesi scorsi tra gli astigiani, questionario che ha registrato notevole interesse e che ha avuto una buona adesione, ad oggi circa 300 ritorni, sia on line, sia in modalità cartacea. I maggiori bisogni che sono emersi dall'inchiesta riguardano: la vivibilità, la qualità dell’aria, la sicurezza, il lavoro, il trasporto pubblico.
È stata poi aperta la discussione fra i presenti, una platea di cittadini appartenenti sia al mondo della sinistra, sia al mondo del volontariato cattolico, tanti i giovani e tanti coloro non ascrivibili ad alcuna collocazione politica. Sono tra gli altri intervenuti l’ex Assessore Beppe Passarino che ha espresso gli aspetti positivi di una cittadinanza attiva capace di esprimere sempre quella solidarietà sociale alla base di un tessuto locale che ha bisogno di più coesione per tornare a crescere; l’ex Assessore Pensabene ha affermato che dare vita ad una lista alternativa è imprescindibile per contrastare quella vecchia logica secondo la quale le decisioni e gli organigrammi del potere si decidono in Piazza della Libertà anziché in Piazza S. Secondo; l’ex Consigliere Bruno Bego che ha evidenziato la necessità di avere Aziende multi servizio governate ad Asti e non a Torino. Altri interventi hanno evidenziato l’esigenza di una coalizione ampia, al di fuori dei partiti, che sappia includere anziché escludere. In questo senso, in conclusione, è emersa la necessità di definire programmi e intenti comuni andando a individuare una figura di candidato a Sindaco, non ascrivibile alle logiche politiche del passato, capace di catalizzare intorno a sé un vasto consenso.
Una lista alternativa non solo al vecchio sistema di potere di centro destra cristallizzato, ormai da anni, nelle solite vecchie conoscenze sorrette dai poteri forti della città, ma anche ad un Pd sempre più in crisi, logorato dalla cattiva prova data in città. Infine una lista alternativa anche al Movimento 5 stelle che, al di là della capacità di sollevare polveroni, non pare essere in grado di mettere in campo uomini e programmi all’altezza della situazione. Asti non può certo permettersi di replicare la situazione della Sindaca Raggi a Roma.

I Consiglieri comunali #unitisipuò
Massimo Scognamiglio
Clemente Elis Aceto


giovedì 9 febbraio 2017

La Città che vorrei...


#unitisipuò chiede la collaborazione dei cittadini per lavorare insieme ad un altro "senso di città" perchè la loro partecipazione politica DEVE intervenire nelle scelte per Asti. Una prospettiva di cambiamento si realizza solo se partiamo dai nostri bisogni, dai nostri desideri, dalla nostra idea di sviluppo, per poi insieme dare impulso ad un progetto politico comunitario. Per questo diamo appuntamento alla cittadinanza lunedì 13 febbraio 2017 ore 21 presso la Sala Platone del Comune di Asti. Durante la serata saranno presentati i risultati provvisori del questionario somministrato nelle settimane passate a un campione eterogeneo di astigiani. Il questionario non ha l’ambizione di avere valore statistico, ma vuole porre il problema della partecipazione attiva dei cittadini nel disegnare il futuro nel quale vivranno.

I Consiglieri comunali #unitisipuò
Clemente Elis Aceto
Massimo Scognamiglio

Illuminazione pubblica: luci ed ombre


Con DGC 552/2015 la Giunta comunale concedeva il servizio di illuminazione pubblica della Città di Asti ad ASP/AEC per una durata di 25 anni e 6 mesi. Ma di cosa parliamo esattamente quando ci riferiamo all'illuminazione pubblica astigiana? Il servizio di illuminazione pubblica della Città di Asti è costituito da complessivi 10.358 punti luce, di cui 7.693 di proprietà comunale (oggetto della concessione) e 2.665 di proprietà Enel Sole, in via di acquisizione da parte del Comune di Asti in previsione di una futura ulteriore concessione ad ASP. I circa 8000 corpi illuminanti di proprietà comunale,  realizzati  in  buona parte negli  ultimi  trent'anni e costituiti da lampade al sodio, sono quindi in via di completa sostituzione con apparati a tecnologia led.

Tralasciando in questa sede le considerazioni di natura economico-finanziaria sull'operazione, le prime domande che ci vennero in mente durante la sostituzione furono: "Che fine faranno i vecchi corpi illuminanti? Saranno tenuti di scorta? Saranno alienati?". Gli uffici comunali risposero che, poiché verranno sostituiti TUTTI i vecchi corpi illuminanti con quelli nuovi, "non pare di alcuna utilità conservare i corpi illuminanti attuali (lampade SAP – Sodio Alta Pressione)", né "pare ipotizzabile alienare i corpi illuminanti sostituiti molti dei quali sono anche normativamente inadeguati". Gli uffici riportarono inoltre che "considerato il numero ed il “volume” dei corpi illuminanti sostituiti, AEC (per il tramite della ditta incaricata) provvede periodicamente allo smaltimento autorizzato (sono disponibili le bolle di consegna). Analogo approccio viene utilizzato per i pali che verranno sostituiti (si tenga presente che i pali sostituiti non sono più sicuri pertanto inutilizzabili)".

A seguito poi delle prime sostituzioni, molti cittadini ci segnalarono la sensazione di una riduzione di illuminazione per alcuni luoghi della città (es. Piazza Primo Maggio e alcuni parchi). Segnalammo questo fatto anche in Consiglio comunale dove si osservò correttamente che il fascio luminoso dei corpi a led produce una luce più concentrata e non diffusa come quella dei vecchi lampioni al sodio. L'impressione però è che AEC abbia utilizzato, nell'opera di sostituzione a tappeto, corpi di potenza luminosa identica in tutta la città risultando, per questi particolari luoghi, decisamente inferiore rispetto all'illuminazione fornita dai precedenti corpi illuminanti al sodio. Per alcuni parchi cittadini sarebbe auspicabile adottare corpi luminosi irradianti in più direzioni al posto di quelli attuali dal fascio concentrato in maniera da ingenerare nei cittadini una percezione più sicura dei luoghi.

Altre segnalazioni pervenuteci riguardavano invece intere zone della città al buio (Viale Pilone, Corso Genova e solo ultimamente la zona Torretta). Avvisando ancora una volta del disservizio l'Assessore ai Lavori Pubblici, sempre molto disponibile, abbiamo finalmente scoperto che i cittadini possono segnalare direttamente ad AEC eventuali disservizi chiamando il numero verde 800913737 (occorre ascoltare la voce del risponditore automatico ed effettuare la scelta n°3).

Chiediamo ovviamente all'Amministrazione di vigilare con maggiore attenzione sullo stato dell'arte e di funzionamento della nuova illuminazione pubblica cittadina, anche in virtù degli accordi Comune-ASP che si prefiggevano, in fase di concessione, di incrementare la qualità del servizio erogato alla cittadinanza. Come incentivo a migliorarsi ad ASP/AEC, suggeriamo all'Amministrazione comunale di mostrare il milione di euro (+IVA), dovuto come canone di affidamento del servizio, sotto la stessa luce fioca o spenta cui sono costretti a guardare alcune volte i cittadini.

I Consiglieri comunali #unitisipuò
Clemente Elis Aceto
Massimo Scognamiglio