giovedì 11 agosto 2016

Il nostro diritto di voto e la nostra partecipazione non hanno prezzo


Secondo i tecnici della ragioneria dello Stato, i risparmi certi della riforma costituzionale ammonterebbero a 57,7 milioni di euro pari allo 0,0035% del PIL.

Un Governo derivante da una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con sentenza n.1/2014, quindi già per nulla rappresentativo degli italiani, stà tentando di utilizzare come specchietto per le allodole un risparmio da zerovirgola per diminuire ulteriormente la rappresentanza dei cittadini.

E' previsto infatti che il nuovo Senato, che non verrà abolito, non sia più espressione di tutti gli italiani ma eletto dai Consigli regionali che i cittadini hanno votato per fare tutt'altro. Dei nuovi 100 Senatori, 5 saranno nominati dal Presidente della Repubblica (che con l'Italicum diventerà espressione del Premier) e 95 scelti tra Sindaci e Consiglieri regionali che, tra le altre cose importanti di cui dovrebbero occuparsi e per cui sono stati eletti, andranno avanti e indietro da Roma con ulteriori rimborsi spese a carico della collettività.

Senza contare che proprio i Consiglieri regionali, la classe politica che più ha fatto discutere negli ultimi tempi per comportamenti poco ortodossi, potranno godere così dell'immunità parlamentare.

Non svendiamo il nostro diritto di contare per un pugno di spiccioli e a vantaggio dei soliti noti!

Il Consigliere comunale #unitisipuò
Clemente Elis Aceto

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