giovedì 9 febbraio 2017

Illuminazione pubblica: luci ed ombre


Con DGC 552/2015 la Giunta comunale concedeva il servizio di illuminazione pubblica della Città di Asti ad ASP/AEC per una durata di 25 anni e 6 mesi. Ma di cosa parliamo esattamente quando ci riferiamo all'illuminazione pubblica astigiana? Il servizio di illuminazione pubblica della Città di Asti è costituito da complessivi 10.358 punti luce, di cui 7.693 di proprietà comunale (oggetto della concessione) e 2.665 di proprietà Enel Sole, in via di acquisizione da parte del Comune di Asti in previsione di una futura ulteriore concessione ad ASP. I circa 8000 corpi illuminanti di proprietà comunale,  realizzati  in  buona parte negli  ultimi  trent'anni e costituiti da lampade al sodio, sono quindi in via di completa sostituzione con apparati a tecnologia led.

Tralasciando in questa sede le considerazioni di natura economico-finanziaria sull'operazione, le prime domande che ci vennero in mente durante la sostituzione furono: "Che fine faranno i vecchi corpi illuminanti? Saranno tenuti di scorta? Saranno alienati?". Gli uffici comunali risposero che, poiché verranno sostituiti TUTTI i vecchi corpi illuminanti con quelli nuovi, "non pare di alcuna utilità conservare i corpi illuminanti attuali (lampade SAP – Sodio Alta Pressione)", né "pare ipotizzabile alienare i corpi illuminanti sostituiti molti dei quali sono anche normativamente inadeguati". Gli uffici riportarono inoltre che "considerato il numero ed il “volume” dei corpi illuminanti sostituiti, AEC (per il tramite della ditta incaricata) provvede periodicamente allo smaltimento autorizzato (sono disponibili le bolle di consegna). Analogo approccio viene utilizzato per i pali che verranno sostituiti (si tenga presente che i pali sostituiti non sono più sicuri pertanto inutilizzabili)".

A seguito poi delle prime sostituzioni, molti cittadini ci segnalarono la sensazione di una riduzione di illuminazione per alcuni luoghi della città (es. Piazza Primo Maggio e alcuni parchi). Segnalammo questo fatto anche in Consiglio comunale dove si osservò correttamente che il fascio luminoso dei corpi a led produce una luce più concentrata e non diffusa come quella dei vecchi lampioni al sodio. L'impressione però è che AEC abbia utilizzato, nell'opera di sostituzione a tappeto, corpi di potenza luminosa identica in tutta la città risultando, per questi particolari luoghi, decisamente inferiore rispetto all'illuminazione fornita dai precedenti corpi illuminanti al sodio. Per alcuni parchi cittadini sarebbe auspicabile adottare corpi luminosi irradianti in più direzioni al posto di quelli attuali dal fascio concentrato in maniera da ingenerare nei cittadini una percezione più sicura dei luoghi.

Altre segnalazioni pervenuteci riguardavano invece intere zone della città al buio (Viale Pilone, Corso Genova e solo ultimamente la zona Torretta). Avvisando ancora una volta del disservizio l'Assessore ai Lavori Pubblici, sempre molto disponibile, abbiamo finalmente scoperto che i cittadini possono segnalare direttamente ad AEC eventuali disservizi chiamando il numero verde 800913737 (occorre ascoltare la voce del risponditore automatico ed effettuare la scelta n°3).

Chiediamo ovviamente all'Amministrazione di vigilare con maggiore attenzione sullo stato dell'arte e di funzionamento della nuova illuminazione pubblica cittadina, anche in virtù degli accordi Comune-ASP che si prefiggevano, in fase di concessione, di incrementare la qualità del servizio erogato alla cittadinanza. Come incentivo a migliorarsi ad ASP/AEC, suggeriamo all'Amministrazione comunale di mostrare il milione di euro (+IVA), dovuto come canone di affidamento del servizio, sotto la stessa luce fioca o spenta cui sono costretti a guardare alcune volte i cittadini.

I Consiglieri comunali #unitisipuò
Clemente Elis Aceto
Massimo Scognamiglio

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