domenica 19 febbraio 2017

Telecamere e sicurezza: non prendiamo in giro i cittadini


Ho sentito in questi giorni fantasiose proposte in tema di sicurezza. Una di queste riguarda la predisposizione di una sala controllo con un monitor per ogni telecamera installata in città e un addetto alla sua supervisione.

Ergo, per il Comune di Asti dotato di 105 telecamere, frazioni comprese, sarebbe necessaria una sala con 105 monitor e altrettanti addetti stipendiati (o sottratti ad altre mansioni) al loro controllo.

Follia.

Teniamo conto che il Comune di Asti conta attualmente circa 500 dipendenti e deve attenersi ad assunzioni contingentate per legge. Senza parlare poi delle difficoltà finanziarie a sostenere una proposta del genere.

E ancora: attuare un controllo in tempo reale per intervenire in che maniera? L'operatore non avrebbe il tempo di precipitarsi sul luogo dell'accaduto in tempo utile e pare del resto inutile impiegare 105 operatori con il solo compito di avvisare le forze dell'ordine in caso di necessità.

In campagna elettorale, ma non solo, è sacrosanto occuparsi della sicurezza dei cittadini.

E' altrettanto sacrosanto non prenderli in giro.

Il Consigliere comunale
Clemente Elis Aceto

1 commento:

  1. Giusto. Ma diciamo che 105 telecamere mi sembrano decisamente pochine per monitorare la città...

    Maurizio

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