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martedì 15 maggio 2018

Astigiani spremuti anche con Neos Park, Mense scolastiche e TARI


Oltre a colpire pesantemente le fasce più deboli, i rincari dell'Amministrazione Rasero comportano anche l'introduzione di diverse singolarità che ci hanno segnalato i cittadini astigiani durante la raccolta firme. Per esempio, chi utilizza il Neos Park, lo strumento elettronico da posizionare sul cruscotto dell'autovettura per il pagamento del parcheggio, ha subito la cancellazione dell'incentivo prima esistente: le due tariffe son passate così da 1 e 1,30 €/h a 1,20 e 1,50 €/h, rendendo così meno conveniente uno strumento che consentirebbe ai cittadini il pagamento dei minuti effettivi di parcheggio.

Seconda singolarità: i residenti delle zone ZTL/ZTM, possessori di due automobili, hanno visto incrementare il costo dell'abbonamento annuale della prima auto da 60 a 150 euro e della seconda auto, non più agevolata, da 60 a 300 euro, il prezzo pieno, con un incremento di 330 euro a famiglia!

Terza singolarità: il costo del singolo buono della mensa scolastica subisce un aumento fino a 30 centesimi a cui non corrisponde però un incremento della qualità del pasto. Anzi, in territori come i nostri, caratterizzati da una profonda tradizione gastronomica, Asti risulta fanalino di coda nella classifica dei menù delle scuole primarie stilata in 51 città italiane. L'Amministrazione dovrebbe riflettere su questo dato e avere maggior riguardo per l'impiego di prodotti a chilometro zero, per la certificazione dei prodotti primari, per la rintracciabilità dei cibi e per la diversificazione della dieta dei nostri bambini. Non si aumentano i costi di un servizio scadente!

Dulcis in fundo... La TARI: una famiglia di 3 persone che abita un alloggio di 66 mq, ha visto leggermente diminuire negli ultimi anni la sua tariffa rifiuti come segue: anno 2015 - 354 euro, anno 2016 - 352 euro, anno 2017 - 344 euro. Con l'avvento della nuova Amministrazione si ritrova ora a pagare più di tre anni fa: 364 euro nel 2018! Ma il bello deve ancora venire... Rileviamo che mentre a Torino le banche rientrano in un'unica categoria con "Locali destinati ad uffici in genere, Istituti assicurativi, finanziari e privati, Locali occupati direttamente da Enti o Associazioni con fini assistenziali politici, culturali" (che paga 3,31331 €/mq/anno di tariffa fissa e 3,40992 €/mq/anno di tariffa variabile), ad Asti esistono due categorie: quella "Uffici, agenzie, studi professionali" che paga un costo comparabile con la categoria Torinese (3,316 €/mq/anno di tariffa fissa e 3,765 €/mq/anno di tariffa variabile). L'altra categoria, "Banche ed Istituti di credito", paga decisamente meno (1,331 €/mq/anno di tariffa fissa e 1,521 €/mq/anno di tariffa variabile). A proposito della commistione astigiana banche-politica, se proprio voleva aumentare la TARI, perchè l'Amministrazione non ha finalmente inserito le banche nella stessa categoria di "Uffici, agenzie, studi professionali" anziché vessare le famiglie astigiane già colpite da tutti gli altri aumenti?

Vi invitiamo a venire a firmare ai banchetti oppure a diventare comitato di voi stessi scaricando e stampando il modulo di raccolta e facendolo firmare a più persone possibile.

Clemente Elis Aceto
Ex Consigliere comunale
Asti Possibile

giovedì 1 febbraio 2018

Amministrazione diversa, ma solite nomine e solite questioni


"Il Consiglio di Amministrazione dell’Asp, riunitosi il 15 gennaio 2018, ha dato mandato alla presidente Giovanna Beccuti di convocare per venerdì 9 febbraio, alle 10, l’Assemblea ordinaria dei soci. All’ordine del giorno la revoca degli amministratori e la nomina dei nuovi componenti il CdA. Si è dunque dato seguito alla richiesta avanzata il 28 dicembre dal sindaco di Asti Maurizio Rasero. La data del 9 febbraio è stata concordata tra il socio pubblico e quello privato dell’Asp (rispettivamente Comune di Asti e Nos Nord Ovest Servizi)." (Gazzetta d'Asti)

Ma fatemi capire: a quale costo per la collettività si revocano anticipatamente i vecchi nominati #ASP per far spazio ai nuovi? Alla fine i cittadini pagheranno contemporaneamente sia quelli vecchi che quelli nuovi? Prima della nomina di quelli nuovi, per trasparenza si pubblicheranno i curricula presentati sul sito del Comune di Asti o si farà tutto d'imperio e sottotraccia? Saranno privilegiate competenze e merito o saranno i soliti "nomi e buoi dei partiti tuoi"?

Clemente Elis Aceto

Abbiamo parlato di nomine anche qui, qui, qui, qui e qui

sabato 8 aprile 2017

Nomine: è necessario che pensieri e azioni collimino


Il 31 marzo 2017 ho inviato la seguente richiesta a tutti i Consiglieri del Comune di Asti attualmente in carica:

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Gentili Colleghi Consiglieri,


la presente per ricordare che, nella seduta del Consiglio comunale di mercoledì 2 marzo 2016, proposi uno specifico ordine del giorno (allegato) per sollecitare il Comune di Asti a dotarsi di un apposito “Regolamento sugli indirizzi e le procedure per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate".
Ritengo che le precedenti nomine comunali abbiano suscitato non poche perplessità sia nel merito delle scelte che nel metodo. In attesa delle nuove imminenti nomine presso ASP e GAIA, ritengo che la mia proposta di regolamentarle offrirebbe in futuro, alle istituzioni e all'intera città, un contributo per realizzare un'autentica partecipazione democratica finalizzata a valorizzare il merito e le competenze per chi assume incarichi pubblici. Lo scopo sarebbe di consentire di avvalersi delle migliori professionalità ed energie disponibili nella società astigiana per ottenere il massimo di efficienza e di risultati per la città.

Se anche voi la pensate così, vi invito a firmare con me, trasformando l'odg in proposta al Consiglio comunale in virtù dei seguenti:

    art. 42 comma 2 lettera a) del TUEL
    art. 43 comma 1 del TUEL
    art. 3 comma 2 dello Statuto comunale
    art. 24 comma 2 dello Statuto comunale
    art.49 comma 1 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali e delle commissioni consiliari

Vi ricordo che, ai sensi dell'art.49 comma 4 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali e delle commissioni consiliari, qualora la proposta al Consiglio comunale fosse sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri, cioè 7, il Presidente sarebbe tenuto a riunire il Consiglio comunale in un termine non superiore a venti giorni inserendo il documento stesso all'o.d.g.

In attesa di un vostro gentile riscontro, colgo l'occasione per ringraziarvi dell'attenzione e salutare cordialmente.
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Nessuna forza politica, movimento, lista civica o Consigliere comunale ha risposto in maniera positiva alla mia richiesta di dotare il Comune di Asti di un Regolamento sulle nomine così come previsto dallo Statuto comunale. Deduco che tutti coloro i quali si lamentano dei poteri forti al governo della città o esprimono pareri sulla necessità di una selezione basata su merito e competenze, in realtà, facciano solo finta.

Il Consigliere comunale #unitisipuò
Clemente Elis Aceto