lunedì 12 giugno 2017

109 volte grazie!


109 volte grazie! Grazie a coloro i quali hanno espresso la preferenza per me.

5 anni di Consiglio comunale non sono sempre stati felici. Credo che questo risultato sia la risposta migliore a tutti coloro i quali dicevano che le mie preferenze del 2012 erano solo frutto della candidatura nel Pd. La risposta migliore a tutti quelli che mi hanno augurato di non ritornare in Consiglio comunale aggiungendo che "non si sarebbe sentita la mia mancanza". La risposta migliore a chi ti toglie persino il saluto semplicemente per il fatto di dire ed agire secondo ciò che pensi. La risposta migliore a chi "anche lui è un povero cristo". La miglior risposta a chi pensa di avermi "cacciato con una pedata". E invece sarò ancora qui a battagliare, dentro o fuori il Consiglio, con il doppio della determinazione.

Grazie ai 2251 che hanno votato Passarino e ai 2152 che hanno votato le due liste.

Da grandi numeri derivano grandi responsabilità. Ce la metteremo tutta per tentare di essere all'altezza della rinnovata fiducia. Continuare a lottare per una città migliore si deve e abbiamo dimostrato a noi stessi e agli altri che #unitisipuò

Clemente Elis Aceto

martedì 16 maggio 2017

Cosa serve sapere per votare correttamente

COME SI VOTA

E' necessario recarsi al proprio seggio, indicato sulla tessera elettorale, munito di un documento di identità (Patente o Carta d'identità) in corso di validità (è bene controllarne la scadenza). E' ovviamente necessaria la tessera elettorale (è bene controllare che non sia esaurita).

LA TESSERA ELETTORALE

La tessera elettorale è un documento permanente, rilasciato dal Comune di Asti al momento dell’iscrizione nelle liste elettorali e viene consegnata a domicilio da un incaricato del Comune (agente polizia municipale, messo comunale, ecc).
  • Nel caso di cambio di residenza in altro Comune la tessera, precedentemente rilasciata dal Comune di Asti, dovrà essere consegnata al Comune di nuova residenza, ricevendone in cambio una nuova.
  • Nel caso di cambio di indirizzo all’interno del Comune, viene inviato al domicilio dell’elettore, per posta, un’etichetta adesiva da apporre nell’apposito riquadro sulla tessera elettorale già in possesso. Se il tagliando viene smarrito sarà necessario rivolgersi all’Ufficio Elettorale che gratuitamente provvedrà a rilasciarne una copia.
  • Nel caso di deterioramento, con conseguente inutilizzabilità, viene rilasciato un duplicato della tessera previa domanda e consegna dell’originale deteriorato. (Il rilascio è immediato presso l’Ufficio Elettorale)
  • Nel caso di smarrimento l’elettore può richiedere un duplicato presso l’Ufficio Elettorale, previa domanda corredata da dichiarazione di smarrimento. (Il rilascio è immediato presso l’Ufficio Elettorale)
  • Nel caso di furto l’elettore può richiedere un duplicato presso l’Ufficio Elettorale, previa domanda corredata da denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza (Carabinieri o Questura). (Il rilascio è immediato presso l’Ufficio Elettorale)
  • Nel caso di esaurimento degli spazi destinati al bollo di sezione sul retro della tessera, l'elettore deve recarsi all'ufficio Elettorale per il rilascio di una nuova tessera.

CHI CONTATTARE PER INFORMAZIONI

Servizio Elettorale e URP - Via Edmondo de Amicis, 8, Asti, 14100, Piemonte, Italia
Telefono: 0141 399414

COME ESPRIMERE CORRETTAMENTE LA PREFERENZA

Per esprimere correttamente il voto occorre barrare il nome del candidato a Sindaco GIUSEPPE PASSARINO posizionato in alto a sinistra sulla scheda elettorale di colore azzurro. Quindi barrare UN SOLO simbolo delle due liste a sostegno e scrivere accanto il COGNOME del candidato al Consiglio comunale cui si vuole dare la preferenza. (Vedi immagine sotto)

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Tracciando una X solamente sul simbolo della lista e indicando il Cognome del candidato alla carica di Consigliere comunale cui si vuole esprimere la preferenza, il voto verrà automaticamente esteso al candidato Sindaco collegato alla lista. (Vedi immagine sotto)

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NOVITA' 

E' possibile aggiungere, immediatamente sotto, la preferenza a un secondo candidato della stessa lista purché di sesso differente dal primo. Quindi, se si vogliono esprimere due preferenze, dopo aver barrato il simbolo della lista si possono scrivere i cognomi di un uomo e una donna appartenenti alla medesima lista.


mercoledì 12 aprile 2017

Perchè la direzione Asl di Asti non chiarisce?


Nelle ultime settimane i giornali locali hanno riportato le preoccupazioni espresse da forze politiche e Consiglieri comunali relativamente ad ipotesi di ridimensionamento del sistema informatico di digitalizzazione della nostra Asl. In particolare il Consigliere Scognamiglio ha spiegato molto bene il valore dell’attuale organizzazione e la qualità da essa espressa in termini di archivio e trasferimento di diagnostica per immagini, cartella clinica e dossier elettronico, gestione farmacologica del paziente e dotazione del degente di braccialetto elettronico. Peculiarità queste che pongono i processi informatici dell’Asl Asti all'avanguardia nel panorama piemontese.

Gli attuali appalti dei sistemi di gestione andranno fra breve a scadenza di conseguenza l’Asl dovrà attivare, nel rispetto della normativa vigente, una nuova gara d'appalto finalizzata, per quanto possibile, al risparmio economico mantenendo la qualità esistente. Questo è quanto ha chiesto “la Politica” all'attuale Direzione Generale: la garanzia occupazionale in una città particolarmente sofferente in tale ambito e la garanzia del mantenimento della qualità esistente perché non è possibile che, partendo da una posizione di maggiore levatura qualitativa, Asti sia penalizzata ancora una volta rispetto ad altre Aziende sanitarie.

Già nel 2014 l’Asl astigiana subì, nei fatti, un ridimensionamento della sua offerta sanitaria, del suo prestigio, dei suoi posti letto. La famigerata delibera regionale relativa alla rete ospedaliera ha ridotto, soprattutto in prospettiva, le potenzialità della nostra offerta di salute. Se è vero che il progetto originale non è interamente passato grazie alla mobilitazione degli astigiani, nei fatti, la sanità astigiana è stata comunque depauperata. Le sofferenze del Pronto Soccorso dello scorso inverno rappresentano la palese dimostrazione. Si tratta di un cambiamento sottotraccia, i cui esiti negativi saranno percepiti nella loro interezza solo fra qualche anno ma, concretamente, il ridimensionamento è già avvenuto: basti pensare che sino ad un anno fa la Provincia di Asti contava due Ospedali, oggi l’Ospedale di Nizza non esiste più e quasi tutti i suoi posti letto per acuti sono stati soppressi.

Questo stillicidio strisciante va ora a colpire un altro “fiore all'occhiello” del sistema astigiano poiché l’informatica Asl ha attivato sinergie con ASP e Comune. Pensiamo che questi siano argomenti seri, ma di fronte a questi fatti assistiamo al “silenzio assordante” (e a questo punto colpevole), della Direzione Generale ASL e della Regione. Non smentire nè confermare, ma proseguire nel ridimensionamento pare, francamente, un atteggiamento poco sensibile e attento nei confronti di tutta la comunità astigiana sul modello del: << dicano e scrivano ciò che più gli aggrada, noi proseguiamo per la nostra strada>>.

Pensiamo che le Istituzioni non possano e non debbano agire in questo modo e chiediamo al Sindaco ancora in carica di farsi carico del problema invitando la Direzione Generale della Asl AT ad esprimersi. Siamo stanchi di subire costantemente scelte imposte dall'alto da parte di chi viene da fuori Asti e svolge il proprio mandato all'insegna dell’obbedienza assoluta verso Torino o Alessandria; così come siamo francamente stanchi di assistere impotenti alla migrazione dei “nostri pezzi pregiati” verso altre realtà storicamente più arretrate di noi. E per favore, nessuno si permetta di agitare lo spettro del campanilismo: difendiamo “solo” il lavoro e le intelligenze del nostro territorio.

Il Consigliere comunale #unitisipuò
Clemente Elis Aceto

sabato 8 aprile 2017

Nomine: è necessario che pensieri e azioni collimino


Il 31 marzo 2017 ho inviato la seguente richiesta a tutti i Consiglieri del Comune di Asti attualmente in carica:

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Gentili Colleghi Consiglieri,


la presente per ricordare che, nella seduta del Consiglio comunale di mercoledì 2 marzo 2016, proposi uno specifico ordine del giorno (allegato) per sollecitare il Comune di Asti a dotarsi di un apposito “Regolamento sugli indirizzi e le procedure per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate".
Ritengo che le precedenti nomine comunali abbiano suscitato non poche perplessità sia nel merito delle scelte che nel metodo. In attesa delle nuove imminenti nomine presso ASP e GAIA, ritengo che la mia proposta di regolamentarle offrirebbe in futuro, alle istituzioni e all'intera città, un contributo per realizzare un'autentica partecipazione democratica finalizzata a valorizzare il merito e le competenze per chi assume incarichi pubblici. Lo scopo sarebbe di consentire di avvalersi delle migliori professionalità ed energie disponibili nella società astigiana per ottenere il massimo di efficienza e di risultati per la città.

Se anche voi la pensate così, vi invito a firmare con me, trasformando l'odg in proposta al Consiglio comunale in virtù dei seguenti:

    art. 42 comma 2 lettera a) del TUEL
    art. 43 comma 1 del TUEL
    art. 3 comma 2 dello Statuto comunale
    art. 24 comma 2 dello Statuto comunale
    art.49 comma 1 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali e delle commissioni consiliari

Vi ricordo che, ai sensi dell'art.49 comma 4 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali e delle commissioni consiliari, qualora la proposta al Consiglio comunale fosse sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri, cioè 7, il Presidente sarebbe tenuto a riunire il Consiglio comunale in un termine non superiore a venti giorni inserendo il documento stesso all'o.d.g.

In attesa di un vostro gentile riscontro, colgo l'occasione per ringraziarvi dell'attenzione e salutare cordialmente.
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Nessuna forza politica, movimento, lista civica o Consigliere comunale ha risposto in maniera positiva alla mia richiesta di dotare il Comune di Asti di un Regolamento sulle nomine così come previsto dallo Statuto comunale. Deduco che tutti coloro i quali si lamentano dei poteri forti al governo della città o esprimono pareri sulla necessità di una selezione basata su merito e competenze, in realtà, facciano solo finta.

Il Consigliere comunale #unitisipuò
Clemente Elis Aceto

giovedì 30 marzo 2017

RecuperiamOli, altrimenti siamo fritti


Gli oli vegetali sono quelli che utilizziamo tutti i giorni in cucina: nella scatoletta di tonno, per friggere, per conservare gli alimenti, ecc... Capita ai più di smaltirli in maniera non corretta: bisognerebbe raccoglierli in contenitori da depositare all'ecocentro, ma vengono gettati nel lavandino ignorando i costi generati per la collettività e gli effetti inquinanti per l'ambiente. Senza parlare delle ricadute positive sul territorio, anche occupazionali, che si potrebbero ottenere raccogliendo e rivendendo il prodotto che ha un valore di mercato di circa 500/600 euro a tonnellata: almeno 600.000 euro di ricavi all'anno gettati nei lavandini della Provincia di Asti e 450.000 euro di costi per depurare gli scarichi.

Fin qui ci siamo? Ora seguitemi...

Anni fa accadevano tre cose attualmente inimmaginabili: l'inquinamento era inferiore, le nostre nonne raccoglievano proprio quegli oli per farne sapone e le scuole avevano i soldi per acquistare il sapone lavamani. Rispetto a un tempo, oggi l'inquinamento è superiore, tutti gli alunni delle scuole astigiane portano il sapone da casa e nessun cittadino raccoglie più olio esausto per farne sapone.

Sareste disposti, invece, a impegnarvi nella raccolta di questi oli per una nobile causa? Ci sono diversi esempi analoghi: pensiamo alla raccolta dei tappi di plastica e di sughero per sostenere questo o quel progetto di solidarietà. Cosa pensereste se vi dicessi, per esempio, che in cambio del vostro sforzo si potrebbe valutare la possibilità di rifornire gratuitamente tutte le scuole astigiane del sapone per le mani?

Nel 2014, inviando l'e-mail sotto riportata, proponevo di pensare alla raccolta strutturata dell'olio vegetale esausto. A parte i soliti detrattori  e benaltristi, l'ASP dimostrò interesse ma da allora nessuna iniziativa è stata messa in campo.

Oggi ci riprovo...

Visitando domenica scorsa il Treno Verde di Legambiente, ho appreso che l'intera provincia di Cuneo (poi ci lamentiamo che là sono sempre avanti, eh?) effettua già la raccolta differenziata degli oli vegetali esausti, prodotti dai Cittadini e dalle attività Commerciali, grazie a una giovane azienda che si sta rapidamente espandendo, anche in termini occupazionali, a un tiro di schioppo da Asti (guarda caso nell'albese, eh?). Prefiggendosi di trasformare il rifiuto in una risorsa, con l'ausilio dell'università di Torino sta producendo sapone grazie all'olio recuperato. Alla mia domanda: "quanto costerebbe al Comune e alla Provincia di Asti organizzare una raccolta di questo tipo?", la risposta è stata la parola magica che ogni amministratore vorrebbe sentirsi dire: "zero, pensiamo a tutto noi: pubblicità, cassonetti, raccolta, trattamento, educazione scolastica, ecc...".

Vediamo se almeno la parolina magica riuscirà questa volta a smuovere "la volontà" degli amministratori di Enti e partecipate astigiane o se riusciranno nuovamente a tarpare le ali di chi fa del semplice buonsenso la propria missione ambientale e imprenditoriale... Per esempio com'è già successo con la messa al bando degli ecocompattatori per le bottiglie di plastica. Ma questa è una storia che vi racconterò un'altra volta...

Il Consigliere comunale #unitisipuò
Clemente Elis Aceto

       


Gentili Assessore all'Ambiente, Presidente ASP, Presidente Commissione Ambiente,

nell'ottica di incrementare la raccolta differenziata, accanto a una rinnovata comunicazione sulla stessa di cui si sta discutendo, non sarebbe possibile valutare, come fanno altri Comuni italiani, l'installazione di cassonetti (o il porta a porta) per la raccolta degli oli vegetali? Questi risultano particolarmente pericolosi per l'ambiente (intasamento delle reti fognarie con i conseguenti costi di manutenzione, maggior costo per la depurazione delle acque a carico dei cittadini, inquinamento delle falde, inquinamento delle acque superficiali con danni all'ecosistema, alla flora e alla fauna) ma anche una fonte di risparmio energetico perché è possibile, dopo corretti processi di rigenerazione, un suo riutilizzo industriale o per la produzione di biocarburante.

Tale raccolta aiuterebbe anche il Comune di Asti, aderente ad Horizon 2020, al raggiungimento degli obiettivi fissati dalle UE per il 2020...

Perchè non fare di ASP un'azienda incaricata C.O.N.O.E. (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento Oli vegetali e grassi animali) di raccolta piemontese? Un recupero efficiente trasforma un costo ambientale ed economico in una risorsa con sviluppo delle attività industriali, artigianali, logistiche e commerciali importanti anche per creare lavoro e occupazione.

In Italia vengono, ogni anno, immessi al consumo (direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti) 1.400.000.000 di chili (1.400.000 ton)  di olio vegetale per un consumo medio pro capite di circa 25 Kg. annui  (fonte Ministero della Sanità). Di questa quantità si stima un residuo non utilizzato pari a circa il 20%. Ci troviamo quindi di fronte ad oltre 280 milioni di chili (280 mila ton.) di olio vegetale usato, circa 5 Kg. a testa, che ogni anno “restituiamo” all’ambiente, in gran parte sotto forma di residuo di fritture e quindi “ricco” di sostanze inquinanti.
Consideriamo che il Valore medio di Mercato del rifiuto si aggira attorno a 500/600 euro a tonnellata.